Nel futuro dell’Alsazia ci sono vermentino, nebbiolo, nero d’Avola e altri sorprendenti vitigni
Posizionata tra le montagne dei Vosgi e il fiume Reno, l'Alsazia è un pilastro della viticoltura sin dall'era romana, celebrata a livello globale per i suoi eccellenti Riesling e Gewürztraminer. Il terroir unico della regione, caratterizzato da una varietà di suoli e un microclima favorevole, ha da tempo nutrito una vibrante tradizione vitivinicola.
Tuttavia, lo spettro del cambiamento climatico incombe anche su questa illustre storia. Temperature più calde, inizio precoce della stagione di crescita ed eventi meteorologici estremi stanno spingendo le regioni vinicole di tutto il mondo, compresa l'Alsazia, a cercare adattamenti innovativi per preservare i loro vigneti e la qualità dei loro vini.
In risposta a queste sfide, la decisione dell'Alsazia di testare 16 nuovi vitigni riflette un significativo cambiamento strategico. Secondo Vitisphere, l'obiettivo è esplorare la loro compatibilità con il terroir dell'Alsazia, la potenzialità di mantenere una produzione di vino di alta qualità sotto condizioni climatiche modificate e la capacità di diversificare le offerte di vino regionali.
Fra i nuovi vitigni in sperimentazione troviamo anche le varietà italiane Vermentino, Nebbiolo e Nero d'Avola. Il piemontese Nebbioloè rinomato per la produzione dei vini di classe mondiale come Barolo e Barbaresco. È una varietà che matura tardi, con alta acidità e tannini, caratteristiche che la rendono una scelta curiosa per l'Alsazia, spiegabile solo nel contesto del cambiamento climatico.
Il Nero d'Avola, vitigno autoctono della Sicilia, è ben adattato a temperature elevate e condizioni di siccità. Quest'uva a bacca nera è conosciuta per la produzione di vini corposi e fruttati, offrendo un'altra dimensione di diversificazione per il portfolio di vini dell'Alsazia.
L'inclusione di queste e altre varietà di uva nelle prove dell'Alsazia sottolinea la risposta evolutiva dell'industria vinicola al cambiamento climatico. I produttori di vino non si stanno solo adattando, ma stanno innovando, esplorando nuove varietà e tecniche per garantire la sostenibilità delle loro operazioni in un clima sempre più variabile.
L’elenco completo delle nuove varietà in sperimentazione comprende dieci vitigni bianchi noti e meno noti (chenin, floréal, johanniter, petit manseng, opalor, petit courbu, selenor, souvignier gris, vermentino e voltis) e sei a bacca nera: nero d’Avola, colliris, malbec, nebbiolo, sirano e syrah.